Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

04-07/08/2016: VI Mini campo SCR Montemarcello (2016)

Non riuscendo a svuotare il sifone e passare nel ramo Morbide Radici, l'uscita alla Redarca è stata al 90% un fallimento, dovuto in parte alla nostra disorganizzazione ed in una parte non trascurabile alla nostra sfiga: in particolare, ci hanno colpito la rottura di una pompa (che comunque doveva essere preventivamente testata, per cui rimando alla disorganizzazione) ed il notevole aumento della portata rispetto allo scorso anno, probabilmente causato dai temporali di venerdì.

Ettore, Serena ed io iniziamo a svuotare il sifone tra le 5.30 e le 6.00 usando tre pompe ("Pedrollo", "Plastica" ed "Ettore"). Arriviamo alla lama intorno alle 9.00 ed insieme a Sassarini iniziamo la disostruzione (staccando le pompe). Disostruendo, facciamo i geologi dilettanti: probabilmente la lama non si è sciolta perché contiene una vena di quarzo (duro da trapanare), inoltre il calcare imbibito d'acqua impasta la punta rendendo difficile la realizzazione e l'uso dei fori (ora ho la ricetta per il latte di roccia istantaneo).
Dopo circa quaranta minuti di tentativi, decidiamo di abbandonare il trapano, riposizionare le pompe e finire con demolitore e mazzetta. Dopo il riposizionamento constatiamo che nella mattinata la portata della sorgente ha iniziato a risentire delle piogge di venerdì: lo svuotamento, già più lento dello scorso anno, rallenta ulteriormente. Complessivamente, a causa dei ritardi sulla lama ed all'aumento della portata, fino a questo momento accumuliamo almeno due ore di ritardo.
La pompa "Plastica" si rompe intorno alle 10.30 costringendoci a ripiegare su due sole pompe ("Pedrollo" ed "Ettore"). La lama cade intorno alle 11.30. Nel frattempo, Alex si prodiga per riparare la pompa "Plastica".
Nel pomeriggio l'aumento della portata ci fa accumulare ritardo idrologico, mentre continuiamo ad aumentare il ritardo umano: la riparazione sulla pompa "Plastica" non è efficace e poco ci aiuta la pompa gentilmente prestata da ???, inoltre ci sono problemi di comunicazione tra l'interno e l'esterno che rendono inefficace la progressione delle pompe (abbiamo dovuto staccarle almeno due volte perché rimasti sull'asciutto). La mia sensazione dall'interno è che fuori non fosse chiaro il fatto che l'avanzamento pompe era la priorità massima e non si fosse mai efficaci quando era il momento di portare alla punta materiale necessario (attacchi, trapano...) o dare cavo e tubo (ovviamente non ho ripensato ai miei urli dello scorso anno quando bestemmiavo contro Alex che rilevava mentre dovevamo spostare le pompe...). Inoltre all'interno eravamo sempre troppo pochi (e ovviamente disorganizzati anche noi).
Un altro dettaglio è che non riusciamo inoltre a far passare i tubi nel sifone a valle a causa di una brusca curva dello stesso ben visibile dall'esterno: questo ci avrebbe aiutato a ridurre la prevalenza ed aumentare la portata.
In serata Gorgo e Maurilio ci aiutano notevolmente sia sul piano organizzativo che pratico. Purtroppo il ritardo accumulato non ci consente di svuotare il sifone in tempo utile ed alle 21.30 spegniamo i generatori. Per fortuna, mentre disarmiamo, Alex, Ettore e Gorgo riescono a correggere il tiro dubbio del rilievo nel sifone. Seguendo la poligonale ora abbiamo un punto interessante da scavare: un assorbimento che già l'anno scorso avevo fatto notare, soprattutto perché la terra, i grumi di fango e la roccia sono molto simili ad un paio di punti del ramo Morbide Radici in prossimità del pozzetto).
Il dato molto positivo di questa uscita è che in questi tre giorni siamo finalmente riusciti a fare quattro chiacchiere in santa pace, riorganizzare le idee e soprattutto imparare tanto. Penso che comunque procederemo a scavare in Redarca o in altre grotte allagate (e non) lo faremo finalmente con un'impostazione decisamente migliore e con maggior tranquillità.

Nota sui tempi di svuotamento
Con la portata dell'anno scorso, lo svuotamento "per passaggio" richiede 10-12 ore.
Con la portata di quest'anno, lo svuotamento ne richiede almeno 20. E' imprescindibile studiare meglio la portata delle sorgenti prima di provare lo svuotamento, quantomeno per essere certi che la portata delle pompe sia adeguata ed evitare tentativi "kamikaze".
Di nuovo grazie a tutti  e grazie a casa Vernassa.

Partecipanti
GSCS: Callegari Ettore, Sassarini Andrea, Zanello Angelo
GSLunense: Crespo Susana Livia, Montanari Gianluca, Ratti Stefano
SCR: De Santis Henry, Fassone Serena, Ferrando Chiara, Vernassa Alessandro, Roccatagliata Andrea
SCS F. Costa: Chiri Maurilio, Graglia Giorgio
In visita: Gioan Luca, Sassarini Michele, Sigismondi Daniele


(relazione concessa ad SCR dal mio archivio)




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